lunedì 25 dicembre 2023

L'ENNESIMA DIMOSTRAZIONE CHE IL CIRCO CLASSICO O TRADIZIONALE NON MALTRATTA I PROPRI ANIMALI. IN VISITA AL CIRCO MAYA ORFEI MADAGASCAR

di ALESSANDRO CANTARELLI
 


Rispettando la migliore tradizione meneghina,  anche quest’anno giovedì 7 dicembre (ricorrenza del patrono S. Ambrogio), il Teatro alla Scala ha inaugurato la stagione lirica con l’opera di Giuseppe Verdi Don Carlos. La Tv di Stato ha omaggiato i contribuenti italiani e tutti gli appassionati del bel canto, trasmettendone la diretta sul primo canale. È ormai in queste poche occasioni annuali che l’articolo 9 della nostra Costituzione viene effettivamente celebrato: l’arte, la cultura e naturalmente la scienza sono elementi di progresso materiale e spirituale della società (art. 4).Non è stato quindi un caso che il giorno precedente, l’UNESCO abbia inserito “la pratica del canto lirico in Italia” nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, su proposta della commissione italiana UNESCO (CNIU) presieduta da Franco Bernabè. Con il Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano che affermava giustamente l’essere il canto lirico un’eccellenza mondiale. 
Canto lirico italiano che in questo modo, senza volere fare forzature in quanto sempre di arte e cultura si tratta, segue il percorso già tracciato dal Circo classico o tradizionale, per la cui arte e cultura a livello mondiale era già entrato a pieno titolo nel 2012 tra i tesori dell’umanità. Grazie alla partnership tra la Federazione Mondiale del Circo e la World Digital Library, creata dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti (in 7 lingue). Questa premessa per introdurre all’argomento riportato nel titolo, ovvero del doppiopesismo operato dall’emittente pubblica e dal mondo della politica (o almeno quella condizionata dal nuovo credo animal-ambientalista), nei riguardi di un’altra istituzione culturale italiana da sempre amata dal proprio popolo: il Circo classico o tradizionale. Sulla censura operata su RAI3 nei riguardi dei numeri con gli animali al Festival internazionale di Montecarlo (questo becera misura che si ripeterà presumibilmente anche quest’anno, senza ovviamente informarne i telespettatori anche nella parte riguardante le premiazioni), è già stato riportato su queste stesse pagine. Inoltre a causa dell’atteggiamento di totale chiusura (e opportunismo politico) da parte di parecchi sindaci, quotidianamente la gente del Circo deve confrontarsi con municipalità che a causa della presenza degli animali, negano la propria piazza. In questo modo i sindaci continuano nella costante opera di sfregio alla cultura popolare rappresentata dal Circo classico, oppure ci si deve confrontare con agli atti vandalici perpetrati da “anonimi” ma imbevuti di ideologia animal-ambientalista, che vede stoltamente nel Circo classico un luogo di sevizie, torture e brutalità delle più fantasiose, a danno degli animali. Che invece per assurdo (ne ho avuta direttamente l’ennesima riprova come si dirà nelle righe e nelle immagini che seguono), sono proprio quegli animali che più stanno meglio al mondo (e lo si ripete per i lettori, questi animali sono continuamente monitorati dalle ASL e assistiti dai veterinari di fiducia).


(Nella foto in alto, nel corso dell’intervallo e dopo avere apprezzato il numero di alta equitazione nella prima parte dello spettacolo, sono i bambini a volere portare con entusiasmo il fieno ai cavalli frisoni. Nella foto in basso, il pubblico ammira invece il grosso ippopotamo. Non è forse una bella esperienza per tanta gente (come nella foto), apprendere di persona quanto gli animali siano gli immancabili e amati componenti della grande famiglia circense? Perché a taluni dà fastidio tutto questo? Foto Cantarelli).



(Una bella esperienza per un’intera famiglia, nel vedere la sensibilità della giraffa Rocco nel prendere con delicatezza il fieno porto dalle mani della bambina, che mai si dimenticherà di questa esperienza. Nel recinto anche lama e zebre. Foto Cantarelli).


L’ultimo di questi atti vandalici, la fuga del pacifico leone Kimba avvenuta a Ladispoli dal circo Rony Roller lo scorso novembre e, riportata con enfasi su tutti i giornali (ovviamente i proclami anti-circo degli animalisti si sono sprecati). Per inciso e fortunatamente, al momento della “liberazione animale” Kimba aveva appena consumato un lauto pasto, ed essendo da sempre abituato alla presenza dell’uomo (è stato oltretutto protagonista nell’ultimo film di Nanni Moretti “Il Sol dell’Avvenire”, proiettato nelle sale cinematografiche quest’anno e con il Circo a fare da sfondo agli avvenimenti, ma questo evidentemente sfuggiva gli ottusi “anonimi” vandali, insensibili alle regole della convivenza civile e figurarsi all’arte), non è stato un problema riportarlo a casa, nel circo, in quello che è da sempre il suo naturale ecosistema. Con buona pace del sindaco di Ladispoli Alessandro Grando che invece rilasciava interviste dove sosteneva che se non fosse per i recenti pronunciamenti del T.A.R. (che hanno dato torto agli animalisti), anche egli non avrebbe voluto il Circo con gli animali. Ma è così difficile informarsi correttamente dell’accaduto? O in Italia vale solo la convenienza politica del momento? Charlie Chaplin si ispirava alla secolare arte circense per il suo capolavoro: The Circus. Più modestamente il sindaco di Ladispoli pare invece ispirarsi alla trasmissione sugli animali (reti Mediaset), della leader animalista on.le Michela Brambilla per l’elaborazione delle proprie idee. 
Immune alla propaganda animalista anche quest’anno all’inizio di dicembre a Reggio Emilia, chi scrive è andato a vedere il bellissimo spettacolo del Circo Maya Orfei Madagascar, diretto dal nipote di Miranda Orfei Luca Gravagna, e a visionarne l’intero complesso con il superlativo parco zoologico al proprio seguito.Gli aggettivi non sono sprecati. Questo importante complesso italiano tra i più grandi anche a livello europeo, non poteva fare tappa a Parma, città capoluogo dello scrivente, a causa di un divieto comunale volto ad aggirare la legge n. 337 del 1968 al fine di compiacere la minoranza antispecista. Si constata così che nell’Emilia-Romagna dei tortellini e cappelletti in brodo di cappone per le festività natalizie (e della Parma del “caval pist”, il cavallo pesto da consumare crudo), che dal punto di vista del credo animalista queste specialità gastronomiche dovrebbero rappresentare un sacrilegio pari a un omicidio colposo (ovviamente dopo tortura per i capponi), non per chi antispecista non lo è, ebbene tocca rilevare l’ignavia e l’incoerenza delle amministrazioni comunali nel non autorizzare lo spettacolo del Circo classico. Nonostante la maggior parte delle persone e di tutte le età, continuino ad apprezzarlo. Sul dileggio alla scienza etologica nella veste dei maggiori esperti in materia, per il solo fatto di avere compiuto direttamente nei circhi tutti i rilievi necessari atti a misurare i parametri correlati al benessere animale, per l’essere arrivata a concludere sulle relative riviste specializzate, che gli animali nel circo stanno nel complesso bene (alcuni addirittura molto bene), ossia l’esatto opposto di quanto affermato dalle ricche sigle animaliste che con grande impiego di fondi, hanno negli anni dato luogo a martellanti campagne anti-circhi, è già stato ampiamente riportato su Agrarian Sciences (in primis i lavori di Raffaella Cocco, Ted Friend e Marthe Kiley Worthington). Così come delle assurde e strampalate teorie dell’australiano Peter Singer, affrontate con rigore metodologico da don Mirko Dalla Torre nel suo libro “Gli animali del Circo” (che per questo libro va ricordato, l’autore ha ricevuto minacce e atti vandalici presso la sua parrocchia dall’associazione “Cento per cento animalisti”), discusse su queste pagine da Elena Gherardi. Al Circo Maya Orfei l’elefantessa indiana Baby sta benissimo, molto meglio degli elefanti allo stato brado che muoiono di sete in queste ore in Zimbawe, o che sono già morti in Botswana. A dispetto degli “elefanti in catene” della menzognera propaganda della Lega Anti Vivisezione (LAV) & associazioni affini. 


(Ampi spazi, cibo e acqua in abbondanza, un posto al coperto la sera o quando fa freddo, sono assicurati all’elefantessa Baby, che con la vista del pubblico capisce che presto sarà anche il suo turno in pista, all’interno di un fantasmagorico safari assieme a tanti altri animali dello zoo viaggiante. Foto Cantarelli).

Il pubblico emiliano affluito anche quest’anno numeroso a tutti gli spettacoli (già da qualche anno, il Maya Orfei fa infatti tappa a Reggio Emilia e l’anno scorso avevo testimoniato di un tutto esaurito!), ha invece dimostrato di riconoscere e apprezzare l’arte e la cultura del Circo classico rappresentate al meglio da questo complesso circense, la cui bellezza consiste proprio nell’alternanza dei vari artisti in pista con e senza animali. In particolare ai bambini non solo durante lo spettacolo ma anche nel corso della visita allo zoo durante l’intervallo tra primo e secondo tempo, è stata offerta un’occasione irripetibile di vedere gli animali esotici dal vivo in un’atmosfera unica, insieme magica, a tratti adrenalinica ma ovviamente allegra. Una egregia pet therapy! Non a caso lo stesso Pontefice Francesco in occasione dell’udienza generale ai circensi (tra i quali i partecipanti al Festival dei talenti italiani, addestratori di animali compresi, lo scorso novembre), ha affermato: “il circo esprime una dimensione dell’anima umana: quello della gioia gratuita, la gioia semplice fatta con la mistica del gioco. Ringrazio tanto queste ragazze e ragazzi che ci fanno ridere, ma che ci danno un esempio di allenamento molto forte, perché per arrivare a quello che arrivano loro c’è un allenamento forte, molto forte”. In tempi bui come gli attuali caratterizzati purtroppo da guerre, pandemie, incertezze economiche, femminicidi ormai quotidiani ecc., all’arte e alla cultura rappresentate dal Circo classico occorrerebbe a modesto parere di scrive, un ben maggiore riguardo. 
Per l’esempio di serenità, armonia e bellezza quanto mai preziose in questo tempo di grande confusione. Invece si assiste a un mainstream corrente alimentato da preconcetti dettati dall’ignoranza ma anche da malcelati quanto acclarati interessi (già discussi in precedenza su queste pagine, i cui rimandi bibliografici si trovano in calce). In questa chiave va quindi interpretata la lettera che l’associazione People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), ha inviato lo scorso novembre al Ministro Sangiuliano al fine di chiedere l’abolizione degli animali negli spettacoli circensi. Lettera che sia per i dati presentati che per l’acclarata strumentalizzazione di due accadimenti, che riguardavano l’uno il leone di Ladispoli l’altro fatto riguardante un’elefantessa in Calabria (estate di quest’anno), animali appartenenti ai rispettivi circhi, rivela ben più di una incongruenza. Per non dire menzogna. Risulta essere lo stesso universo animal-ambientalista che si offende se si ironizza sul fatto, che solo a loro può capitare di trovare, come per magia da un giorno all’altro, 24.000 € sotto la cuccia del cane. Come è infatti capitato all’ex sen . Monica Cirinnà nell’agosto 2021, animalista come il marito sindaco di Fiumicino Esterino Montino, che dopo 6 mesi da questo fortuito accadimento, si era impegnato a proibire al Circo Rony Roller di tenere gli spettacoli con gli animali presso il suo comune. Lo stesso circo che invece un grande regista quale Nanni Moretti (in questo proseguendo nella tradizione che vede i grandi artisti ispirarsi al mondo del Circo, ma si pensi anche a cantanti come Mina o Renato Zero solo per citare altri contemporanei esempi), aveva scelto -lo si riportava sopra- per le riprese del suo ultimo film. L’insensibilità artistica della coppia politica che pratica nella propria fattoria l’agricoltura biologica.

(Per niente impaurito dalla presenza del pubblico (che si riversava presso la gabbia esterna mosso dalla curiosità), il leone Symba era impegnato a “dialogare” con la tigre compagna di numero, nella seconda parte dello spettacolo. Per chi avesse dei dubbi, è davvero difficile vedere in natura dei grossi felini così in salute e ben nutriti. Foto Cantarelli)

Al Maya Orfei il pubblico di Reggio Emilia, a partire da quello più piccolo, in oltre due ore di grande spettacolo garantito da artisti premiati in rassegne internazionali (ma sarebbe opportuno riprendere l’abitudine di portarvi anche le scolaresche nei matinée, come avveniva fino a qualche lustro fa), ha potuto  ritagliarsi un intervallo di serenità e allegria, all’insegna della bellezza, della sana emozione (per i numeri da brivido che si vedono), e dell’amore per i non comuni animali. Al pubblico milanese, la fortuna e l’opportunità di poter andare allo spettacolo e a visitare di persona il grandioso zoo nel corso delle festività natalizie. Al pubblico di tutta Italia, l’invito a recarsi a gustare la bellezza del Circo classico o tradizionale: per ritrovare, in questo momento storico segnato da tanti sconvolgimenti, antichi valori perduti e una dimensione più umana.


Riferimenti essenziali

Cantarelli A. W Il circo e con gli animali! In difesa della nobile arte circense italiana, contro le menzogne e le barbarie animaliste. Agrarian Sciences, marzo 2018 (Prima parte). https://agrariansciences.blogspot.com/2018/03/w-il-circo-e-con-gli-animali.html

Cantarelli A. W Il circo e con gli animali! Ibidem. Agrarian Sciences, marzo 2018. (Seconda parte).


Cantarelli A. Il bagnetto dell’elefante che ha scandalizzato gli animalisti. Viva il circo e con gli animali! Ibidem. Agrarian Sciences, novembre 2018 (Terza parte). https://agrariansciences.blogspot.com/2018/11/il-bagnetto-dellelefante-che-ha.html

Cantarelli A. Dalla parte del Circo. Nuove deleghe del governo in arrivo: al sequestro di animali e all’incultura popolare. Agrarian Sciences, luglio 2019 (prima parte). https://www.agrariansciences.it/2019/07/dalla-parte-del-circo-prima-parte.html

Cantarelli A. Animali del Circo e benessere animale: un connubio imprescindibile. Agrarian Sciences, ottobre 2022. https://www.agrariansciences.it/2022/10/animali-del-circo-e-benessere-animale.html

Cantarelli A., Dalla Torre M. Su Rai3 per il quinto anno consecutivo, la censura animalista al festival internazionale del circo di Monte Carlo (2021). Preludio del “pensiero unico” animalista? Agrarian Sciences, gennaio 2022. https://www.agrariansciences.it/2022/01/su-rai-3-per-il-quinto-anno-consecutivo.html#more

Corsini G. Lo scienziato americano ai politici italiani: la legge sui circhi è basata su studi manipolati. Next quotidiano, 24/07/2017. https://www.nextquotidiano.it/ted-friend-lettera-circhi/

Gherardi E. Anima e animali. Agrarian Sciences, giugno 2022. https://www.agrariansciences.it/2022/06/anima-e-animali_30.html


Sul leone di Ladispoli:

Tominic B. Leone in fuga per le vie di Ladispoli, cosa è successo: le indagini in corso. Fanpage.it, 13/11/2023. https://www.fanpage.it/roma/leone-in-fuga-per-le-vie-di-ladispoli-cosa-e-successo-le-indagini-in-corso/

Scarlino M. Leone scappato da un circo a Ladispoli, le indagini e l'ipotesi delle gabbie sabotate. E spunta un precedente. RomaToday, 12/11/2023. https://www.romatoday.it/cronaca/leone-scappato-ladispoli-indagini.html

Sulla moria degli elefanti:

Talignani G. In Zimbawe gli elefanti stanno morendo di sete. La Repubblica, 20/12/2023. https://www.repubblica.it/green-and-blue/2023/12/20/news/zimbabwe_moria_elefanti_siccita-421710886/
Africa Rivista (redazione). Zimbawe, decine di elefanti morti di sete nel Parco Nazionale Hwange. Africa Rivista, 10/12/2023. https://www.africarivista.it/zimbabwe-decine-di-elefanti-morti-di-sete-nel-parco-nazionale-hwange/224352/

Ferrari G. Animali. La strana moria di elefanti in Botswana. Focus, 05/07/2020. https://www.focus.it/ambiente/animali/in-botswana-c-e-stata-una-strage-di-elefanti

Varie:

La Stampa (redazione). Giallo a Capalbio. Trovati 24 mila euro nella cuccia del cane a casa della senatrice Monica Cirinnà. La Stampa, 21/08/2021. https://www.lastampa.it/cronaca/2021/08/24/news/il-letto-del-cane-e-un-forziere-trovati-24-mila-euro-in-una-cuccia-di-capalbio-1.40630125/

Open (redazione). Monica Cirinnà chiede i 24 mila euro trovati nella cuccia del suo cane a Capalbio. Ma il giudice le dice di no. Open, 05/08/2022. https://www.open.online/2022/08/05/capalbio-gip-vs-monica-cirinna-soldi-cuccia-cane/

Roma Today (redazione). Il circo non potrà usare gli animali: il divieto del comune di Fiumicino. Roma Today, 17/02/2022. https://www.romatoday.it/cronaca/circo-fiumicino-divieto-animali.html

Giuffrida S. "Sì agli animali al circo". Il Tar dà torto al Comune di Fiumicino. "Non può vietarli sul suo territorio". Ma gli animalisti promettono battaglia. La Repubblica, 23/02/2022. https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/02/23/news/si_agli_animali_al_circo_il_tar_da_torto_al_comune_di_fiumicino_non_puo_vietarli_sul_suo_territorio_ma_gli_animalisti-338913497/

Circo.it (redazione) Comune di Fiumicino: ha vinto il circo, ma occorre chiedersi cosa stia accadendo. Circo.it, 23/02/2022https://www.circo.it/comune-di-fiumicino-ha-vinto-il-circo-ma-occorre-chiedersi-cosa-stia-accadendo/

Giansoldati F. L'Elemosiniere del Papa sfida gli elefanti al circo, sdraiato sotto una zampa resta immobile.  Messaggero, sabato 11/02/2023. https://www.ilmessaggero.it/vaticano/cardinale_elefanti_circo_corrado_kraiewski-7225353.html



Alessandro Cantarelli
Laureato in Scienze Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Piacenza, con tesi in patologia vegetale. Dal febbraio 2005 lavora presso il Servizio  Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Parma (STACP), della Regione Emilia Romagna (ex Servizio Provinciale), dapprima come collaboratore esterno, successivamente come dipendente. E’ stato dipendente presso la Confederazione Italiana Agricoltori di Parma. Ha svolto diverse collaborazioni, in veste di tecnico, per alcuni Enti, Associazioni e nel ruolo di docente per

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