Il complesso rapporto dal quale derivano interpretazioni diverse e risposte spesso in contrapposizione, illustrato dal responsabile per il Triveneto della pastorale dello Spettacolo Viaggiante don Mirko Dalla Torre.
Volentieri la pubblichiamo in quanto negli anni Agrarian Sciences in più riprese, si è occupato del complesso rapporto che lega l’etica con l’allevamento animale, anche con l’aiuto dello stesso don Dalla Torre. In particolare l’immotivata (spesso violenta e con veri e propri connotati razzistici), campagna di avversione nei riguardi dei circhi che fanno uso degli animali. Al pari degli allevamenti zootecnici, accusati di ogni possibile mostruosità a danno delle povere bestiole o “esseri senzienti”: campagne “contro” alle quali sempre più frequentemente un trasversale schieramento politico fornisce un riprovevole appoggio.
Come il lettore apprenderà, le questioni sollevate pongono seri interrogativi indipendentemente dalle proprie convinzioni in materia di religione.
Le foto seguenti e le relative didascalie sono a cura di Alessandro Cantarelli.
Il sindaco di Sernaglia della Battaglia, una delle tre parrocchie di don Mirko e dove lui ha la canonica, ha fatto mettere due telecamere sulla porta della chiesa dopo che l’Arciprete ha ricevuto minacce e qualche pallottola: “roba piccola” – dice lui sorridendo e raccontando l’aneddoto ai numerosi presenti. A gennaio 2020 è uscito il suo libro “Gli animali del Circo – diritti animali e responsabilità dell’uomo” (prossimamente su Agrarian Sciences seguirà la recensione, n.d.r.).
La sua posizione e le sue attività come responsabile per il Triveneto della pastorale dei circhi e degli spettacoli viaggianti non piacciono ad alcuni gruppi di animalisti, ma non è quello di cui vuole parlare ai presenti. “Il tema è – spiega don Mirko – qual è il «giusto rapporto» fra uomo e animale. Per il passato non si trova chi abbia sostenuto che uomini e animali debbano essere posti sullo stesso piano. Cosa sostenuta negli ultimi decenni da una corrente denominata animalismo e pensiero animalista che ha ricevuto un’influenza determinante dagli scritti del filosofo australiano Peter Singer. Io credo – prosegue don Mirko – che la maggior parte di coloro che si definiscono animalisti non abbia mai letto libri di Singer e non abbia idea della filosofia che vi è a monte.
I movimenti animalisti più radicali – prosegue – si propongono di ottenere il riconoscimento di obblighi morali verso gli animali e si oppongono allo specismo. Lo specismo indica l’atteggiamento di coloro che sostengono l’esistenza di una gerarchia di valori e di diritti fra le specie animali esistenti sulla terra, ovviamente in vetta alla gerarchia c’è la specie umana. Gli animalisti si oppongono quindi al fatto che gli esseri umani, solo per il fatto di appartenere alla specie Homo sapiens, vengano considerati dotati di un valore superiore a quello degli animali non umani. Singer, in particolare, ritiene che il criterio per stabilire la bontà o meno di un’azione verso uomini o animali sia quello di provare piacere o dolore e che animali e uomini abbiano uguali diritti.
L’argomento più caratteristico usato da Singer per arrivare a dimostrare che uomini e animali sono totalmente equiparabili è il cosiddetto “argomento dei casi marginali” oppure “argomento degli esseri umani marginali”. E qui il religioso fa una pausa e proietta una citazione diretta del pensiero di Singer. La diapositiva riporta: “Un bambino di una settimana non è un essere razionale e autocosciente, e vi sono molti animali non-umani la cui razionalità, autocoscienza, consapevolezza, capacità di sentire, e così via, sono superiori a quelle di un bambino umano di una settimana, o anche di un anno… Neonati con malformazioni mancano di tali caratteristiche (razionalità, autonomia e autocoscienza, ndr). Pertanto l’ucciderli non può essere posto sullo stesso piano dell’uccidere esseri umani normali, o qualsiasi altro essere autocosciente… è chiaro il punto principale: uccidere un neonato con malformazioni non è moralmente equivalente a uccidere una persona. E molto spesso non è per niente sbagliato”.
Don Mirko è un religioso, ma non serve neppure la fede per sentirsi rabbrividire.
Quello che racconta dopo è come vengono trattati bene gli animali nei circhi, come facciano parte della vita delle persone del circo esattamente come noi conviviamo con i nostri animali d’affezione. Accolto dalle famiglie circensi e talvolta ospitato in una “campina” – una piccola roulotte indipendente come quella che i circensi regalano ai figli adolescenti come segno d’indipendenza – don Mirko accompagna le vite di queste famiglie in un percorso di fede e di confronto con una realtà già di per sé dura e che oggi deve confrontarsi anche con le levate di scudi di chi in nome dell’amore per gli animali arriva a minacciare di morte le persone.
Seguono aneddoti divertenti e la serata finisce immancabilmente e gioiosamente a tavola, ancora una volta con qualche consapevolezza in più grazie alle occasioni di approfondimento create dal ciclo di appuntamenti che ormai da 13 anni Michele Lodigiani, coordinatore dell’iniziativa, riesce a realizzare”.
(Le diverse sfaccettature
dell’animalismo. Le tigri del domatore Raphael Markus al Circo Rolando Orfei di
stanza a Piacenza in occasione delle festività natalizie, dicembre 2019. Come
si può notare dall’immagine, non si poteva certo dire che questi begli
esemplari si trovassero in uno stato di stress, casomai l’esatto contrario! Stabulati secondo i migliori
canoni del benessere animale, nel pieno rispetto della normativa vigente, una
tigre del gruppo sembra addirittura “ridere” della piacevole conversazione che
l’addestratore stava avendo con l’intervistatore. L’immagine fa strame dei
fotomontaggi demenziali degli animalisti, come quello della tigre tirata da
fili a guisa di marionetta. Per la cronaca, la piazza successiva prevista
doveva essere Fidenza (Pr), ma non fu possibile tenere gli spettacoli in quella
città a causa di un cavillo burocratico (leggere: volontà politica per aggirare
la legge n. 337/1968), perseguito dall’amministrazione dell’attuale sindaco e
Presidente della Provincia di Parma. Naturalmente gli ignari cittadini, al pari
di tante altre municipalità italiane dove la lobby animalista trova un appoggio crescente, nulla
mai sapranno di tutto questo e del loro diritto violato di potere
assistere alla magia dello spettacolo del Circo classico, per antonomasia lo spettacolo
per le famiglie. Foto A. Cantarelli).
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L’articolo integrale è recuperabile al seguente indirizzo: https://www.confagricoltura.org/piacenza/a-cena-con-la-scienza-si-parla-di-etica-e-animali/
La cronaca della terza serata de “A Cena con la Scienza”, XIII edizione, è stata riportata anche sulle seguenti testate:
https://www.piacenzasera.it/2022/06/a-cena-con-la-scienza-si-parla-di-etica-e-animali-con-don-mirko-dalla-torre/436368/ ;
https://www.confagricoltura.org/piacenza/a-cena-con-la-scienza-si-parla-di-etica-e-animali/ ;
https://it.geosnews.com/news/piacenza/a-cena-con-la-scienza-si-parla-di-etica-e-animali-ou05 ;
https://www.corrieredelleconomia.it/2022/06/24/a-cena-con-la-scienza-si-parla-di-animali-ed-etica-con-don-mirko-dalla-torre/ ;
https://myhealthow.com/a-cena-con-la-scienza-si-parla-di-etica-e-animali-con-don-mirko-dalla-torre/
ELENA GHERARDI
Laureata in Scienze della Comunicazione. Responsabile Comunicazione e relazioni esterne Confagricoltura, Piacenza.
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