domenica 13 marzo 2022

PERCHÈ NON ASCOLTIAMO E VALUTIAMO ANCHE “IL SUONO DI QUESTE CAMPANE”?


 di ALBERTO GUIDORZI





Si riporta una sintesi di un’intervista (qui) a Steve Koonin.

Steven Koonin è professore di fisica alla New York University. È stato consigliere per il clima e sottosegretario di Stato all'energia di Barack Obama. Ha pubblicato nel maggio 2021 un libro sulla scienza del clima dal titolo “Unsettled? (Non stabilito?). Egli mette in dubbio l'affidabilità dei modelli utilizzati per prevedere gli effetti del riscaldamento globale nel 2100, che lui ritiene essere “minimi”.
Dopo la pubblicazione di questo libro, l'IPCC (organizzazione delle Nazioni Unite responsabile per lo studio del riscaldamento globale dovuto all'uomo) ha pubblicato ad agosto un importante rapporto di quasi 4.000 pagine e si è tenuta a Glasgow una conferenza internazionale sul clima; inoltre sono apparse nuove pubblicazioni scientifiche. In una intervista Steven Koonin analizza questi sviluppi.
Egli osserva che il rapporto dell'IPCC non usa mai il termine "disastro climatico" e solo una volta usa quello di "crisi climatica", termini i quali, però, i media hanno usato e abusato. Osserva inoltre che, secondo questo rapporto, se si verificasse un aumento molto elevato (6°C) delle temperature nel 2100, ciò porterebbe a una diminuzione del 4% del PIL mondiale, il che giustifica la valutazione degli effetti "minimi". Ricorda che l'IPCC ha eliminato per qualità insufficiente il 40% dei modelli presentatigli.
Dunque il clamore fatto dai media e dai politici è quindi abbastanza lontano dalla cautela mostrata dall'IPCC. Koonin afferma che purtroppo "quando gli scienziati parlano al pubblico, iniziano le esagerazioni"; a queste esternazioni pubbliche, Steven Koonin preferisce le osservazioni che gli stessi scienziati fanno in privato o i lavori su cui riferiscono, appunto, nel rapporto dell'IPCC. Deplora tuttavia alcune carenze, in particolare per quanto riguarda l'influenza degli oceani sul clima e la sua naturale variabilità. Si rammarica che questo lavoro non sia stato oggetto di alcuna revisione scientifica critica.
Per Koonin, le politiche che sono state implementate a seguito dei rapporti IPCC sono infondate; Sempre per lo stesso scienziato gli obiettivi di zero emissioni a partire dal 2050 e di rapida eliminazione dei veicoli termici sono troppo vicini. Non saranno raggiunti. L'umanità non dovrebbe cercare di modificare il clima per risultati troppo incerti.
La conferenza di Glasgow ha sottolineato la necessità per i paesi in via di sviluppo, in particolare Cina e India, di aumentare la loro produzione di elettricità. Ebbene secondo Koonin: "è immorale costringere 6,5 miliardi di esseri umani ad utilizzare forme di energia meno convenienti, più costose e meno affidabili".
Le più recenti pubblicazioni scientifiche denunciano l'attuale imprecisione dei modelli climatici. Siamo sullo stesso livello dei modelli epidemiologici che non sono più affidabili di quelli climatici; lo prova il Covid 19.
Steven Koonin resta ottimista per il futuro: la cautela degli scienziati sarà sempre più rilevante e più compresa; le conseguenze dannose delle attuali politiche – aumento del costo dell'energia elettrica, blackout sempre più frequenti dovuti all'intermittenza dell'energia eolica e solare – diventeranno insopportabili; gli incendi boschivi e l'innalzamento delle acque saranno meglio controllati; saranno sviluppate specie vegetali resistenti al calore, ecc. L'umanità si adatterà. Col tempo l'emergenza climatica svanirà.

Infine, possibile che un diagramma come questo non insegni nulla? 
 


La Germania ha portato la sua produzione di energie intermittenti (eolico + fotovoltaico) ad oltre il 20% in 15 anni (linea rossa) ed in futuro conta di chiudere tutte le sue centrali a carbone e ridurre quelle a gas (queste non sono eliminabili in quanto devono sostenere la produzione di elettricità quando le due fonti rinnovabili non riescono a produrne (mancanza di vento e di sole). Ebbene la linea nera ci dice quanta CO₂ non è stata messa in ambiente dal 2003 al 2017! La quantità di CO ha subito solo una leggera diminuzione quando nel contempo la Germania ha installato il 20% di energie rinnovabili..


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Postscriptum: Sia ben chiaro che non essendo il mio campo io sono ignorante sull’argomento. Tuttavia da genitore con figli e nipoti m’interessa intravvedere quali imposizioni ci verranno propinate. Mi sembra di osservare che avanzi più una forma di talebanismo (sorretto da settori economici che vogliono fare soldi) che proposte basate su datti assodati dalla scienza. Altra considerazione, che prende spunto dall’esperienza Covid, è quella dell’accettazione sociale di quanto ci verrà imposto: se si è gridato ad attentati alla Costituzione da parte dei NO-Vax per delle semplici imposizione di vaccinazione, come reagirà la società ad imposizioni ben più impattanti le libertà individuali e collettive attuali?






ALBERTO GUIDORZI 
Agronomo. Diplomato all'Istituto Tecnico Agrario di Remedello (BS) e laureato in Scienze Agrarie presso l'UCSC Piacenza. Ha lavorato per tre anni per la nota azienda sementiera francese Florimond Desprez come aiuto miglioratore genetico di specie agrarie interessanti l'Italia. Successivamente ne è diventato il rappresentante esclusivo per Italia; incarico che ha svolto per 40 anni accumulando così conoscenze sia dell'agricoltura francese che italiana.



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