di ERMANNO COMEGNA
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Il fascicolo numero 2-2020, della rivista trimestrale di cultura agraria italiana "I Tempi della Terra", è dedicato ad un tema tendenzialmente confinato ad una limitata cerchia di addetti ai lavori; mentre sarebbe opportuno fosse dibattuto in un ambito ben più esteso, per l’impatto che determina sulle prestazioni complessive del sistema agricolo.
L’argomento di approfondimento scelto è il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura, molto spesso indicato con l’acronimo inglese AKIS. L’Italia in passato ha utilizzato in modo virtuoso tali strumenti, a tal punto da assumere un ruolo di spicco nel contesto internazionale. Oggi, invece, il motore batte in testa. Non mancano centri di eccellenza nella ricerca e nella diffusione della conoscenza e pure si contano ricercatori con un ruolo guida in ambito globale, ma sono solo isolate eccezioni. Nel complesso, il sistema mostra delle performance poco lusinghiere ed esige interventi strutturali di riorganizzazione strategica.
Gli articoli di Giuseppe Sarasso e Sergio Salvi contengono testimonianze evidenti dei successi italiani nel campo della conoscenza del passato ormai remoto, con i riferimenti alle accademie di agricoltura, alle stazioni sperimentali ed alle riviste di divulgazione agricole (Sarasso) ed alle virtuose esperienze della Stazione Sperimentale di Granicoltura di Rieti, delle Cattedre Ambulanti e dell’Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura di Roma, dei quali Nazareno Strampelli è stato protagonista indiscusso (Salvi).
Il saggio di Attilio Scienza ci porta a riflettere sulla contrapposizione tra il pensiero umanistico e quello scientifico, evidenziando la necessità di arrivare ad una sintesi e superare così il confinamento delle diverse discipline.
I contributi di Alfonso Pascale e Gianluca Brunori si interrogano sulle relazioni tra le politiche europee, con particolare riferimento alla PAC, al Green Deal che ha sancito il principio della transizione ecologica e l’innovazione, mettendo in risalto la necessità di rivedere alcuni paradigmi e rimuovere gli ostacoli al cambiamento.
Nicola Colonna presenta l’esperienza del Istituti Tecnici Superiori (ITS): una nuova soluzione di istruzione da qualche anno introdotta che presenta la particolarità di avere un collegamento organico con il mondo del lavoro e l’impresa.
Non potevano mancare riflessioni sulla emergenza sanitaria del coronavirus e sulle interrelazioni con l’agricoltura e la zootecnia: se ne sono occupati Luigi Mariani, Vittoria Brambilla e Antonio Saltini.
Michele Lodigiani ha dedicato la rubrica da lui curata ad una approfondita recensione del libro di successo di Michael Pollan “Il dilemma dell’onnivoro”, riconoscendone i pregi, ma anche evidenziando limiti, con una certa tendenza verso una visione stereotipata dell’agricoltura moderna.
Valeria Prat ci delizia parlandoci di quel meraviglioso fiore chiamato carciofo che è il re dell’orto, ma anche in tavola si fa rispettare.
Infine, segnaliamo al lettore la seconda parte del saggio di Antonio Saltini sulla contesa millenaria per il cibo che vede contrapposti l’uomo ad insetti e crittogame, nel quale l’Autore esegue una ricognizione storica, dove si evidenzia il fondamentale contributo apportato dall'approccio scientifico e da geniali e benemeriti ricercatori.
Il prossimo numero della rivista "I Tempi della Terra" uscirà il mese di ottobre e pone al centro della riflessione di scienziati ed esperti il tema della diffusione del temibile batterio Xylella fastidiosa nella olivicoltura pugliese. Nonostante gli sforzi e la ritrovata compattezza delle Istituzioni sulle metodiche per il controllo del parassita, l’avanzata non si arresta ed alcune regioni limitrofe sono in allarme. Il contagio rischia di coinvolgere la componente più produttiva e avanzata del sistema olivicolo italiano e compromettere in tal modo un settore che fa fatica a seguire la vivacità competitiva che si riscontra negli ultimi decenni in molti Paesi fuori e dentro l’Unione europea.
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