di ALBERTO GUIDORZI
Goetheanum |
Premessa
Il decreto legge citato dispone la
tutela del metodo agricolo biologico e biodinamico, il testo è stato
approvato dalla Camera dei Deputati ed ora deve essere discusso in Senato. Se il primo è un metodo di agricoltura che riporta indietro
l’agricoltura di un secolo, il secondo invece la riporta
addirittura all’epoca dei maghi e delle streghe perché è una
emanazione dell’Antroposofia o “scienza dello spirito” che è
una disciplina “esoterica” basata sugli insegnamenti di Rudolf
Steiner ed oggi annoverata tra le pseudoscienze.
Il movimento antroposofico dopo la
prima guerra mondiale perseguì vari progetti pratici che spaziavano
ed ancora spaziano in vari campi come la realizzazione di scuole
(scuole Steiner-Waldorf), centri per disabili, aziende agricole
biodinamiche e cliniche mediche (1), tutte iniziative ispirate
dalla ricerca antroposofica.
Per conoscere dal di dentro e
criticamente, cioè per tramite di Gregoire Perra, un ex antroposofo
e allievo e poi insegnate nelle scuole steineriane, occorre andare su
questo blog (qui ). Qui ci si limiterà
ad analizzare quanto G. Perrà dice sull’agricoltura condotta con
il metodo biodinamico.( qui )
Resoconto
Il prof. G.Perra dice: “gli
antroposofi quando parlano in pubblico della biodinamica la
presentano come un prolungamento dell’agricoltura
biologica…..quando ero antroposofo ho sentito sempre dire che
occorreva anteporre sempre i concetti di rispetto della natura
dell’ambiente, il non uso di pesticidi e l’osservazione del ciclo
delle stagioni. Per contro si diceva di evitare di accennare al fatto
che il metodo si basava: sulle influenze astrali dei segni
zodiacali, su dei processi magici consistente a uccidere ed a
bruciare certi animali disperdendone poi le ceneri sui campi durante
la notte al fine di allontanare i parassiti, su dei riti consistenti
nel praticare certe meditazioni per entrae in contatto con le
anime-gruppi degli animali e chiedere loro la cooperazione invisibile
su degli incantesimi, sull’uso di corna di vacca riempiti di
sostanze diverse mescolate imprimendo al liquido di sospensione forme
di lemniscata, corni che sono infossati nel suolo come tanti
capataori di energie spirituali al fine di realizzare delle
preparazioni biodinamiche ecc.”
G. Perra continua dicendo che :
« Gli antroposofi sono pienamente consapevoli del fatto che è
molto promettente accoppiare, come fanno loro, il loro "biodinamico"
in una nicchia che si intrufolerebbe nei ranghi dell'agricoltura
biologica e così rivendicare la stessa battaglia. Ciò consente
loro, ad esempio, oggi di beneficiare del sostegno di personalità di
spicco del mondo dei media, come Jean-Marie Pelt o Pierre Rabhi.
Certamente, queste personalità sanno molto più di quanto dicono
pubblicamente sullo sfondo occultista, magico ed esoterico della
biodinamica. Ma stanno attenti a non dirlo troppo apertamente!”
La biodinamica in questo modo, assieme
alle scuole Steiner-Waldorf praticanti una pedagogia alternativa,
sono divenute il miglior strumento di propaganda dell’Antroposofia.
Quando si sente dire che si può essere agricoltori biodinamici senza
essere antroposofici è una menzogna, infatti, G. Perra aggiunge:
“perché non è possibile mettere in pratica le indicazioni e le
specifiche della Biodinamica senza immergersi più o meno
nell'esoterismo di Rudolf Steiner, che influenza completamente il
Corso per gli agricoltori, vale a dire il lavoro di base di questa
agricoltura specifica (ndr: che sono tutte le istruzioni contenute
negli scritti sull’agricoltura di R. Steiner). Tuttavia, questa
menzogna (a volte in buona fede!) è resa possibile dalla vaghezza
che regna intorno all'identità degli antroposofi, vaghezza che ho
cercato di caratterizzare nel mio articolo intitolato Chi sono gli
antroposofi?.....Insomma dovrebbero dire alto e forte che si tratta
di pratiche magico-religiose derivate da una dottrina occultista”
G. Perra testimonia anche questo: “Ho
incontrato le persone che seguono questi corsi in agricoltura
biodinamica. Io stesso ho partecipato, come antroposofo, ad uno dei
maggiori congressi del movimento agricolo biodinamico, in cui ho
tenuto conferenze sull'antroposofia. Ecco perché mi sento
autorizzato a dire che le persone che seguono questi cosiddetti corsi
di formazione nella cosiddetta agricoltura alternativa, spesso
giovani, lo fanno la maggior parte del tempo senza sapere chiaramente
dove hanno messo piede. È solo gradualmente che le loro menti sono
rese permeabili alla dottrina antroposofica e malleabili alle
influenze psichiche degli antroposofisti. Questo è lo stesso
processo che ho descritto in un altro articolo per la formazione
pedagogica di Steiner-Waldorf: le reclute sono inizialmente attratte
da una proposizione ampia e allettante, poi prese in sottili metodi
di suggerimenti, auto-suggerimenti, controllo di gruppo su individui,
seduzioni, ecc. A poco a poco vengono a perdere la loro capacità di
ragionare, di abdicare al loro pensiero autonomo, un tuffo in un
universo mentale nebuloso e sensuale dove le loro vere personalità
alla fine si dissolvono e scompaiono. Ciò si riflette nelle loro
abitudini di vestiario e di modo di lavarsi, che sono cambiate
radicalmente dopo questo "apprendimento". Alla fine della
cosiddetta "formazione", sono diventati quello che
l’antroposofia vuole fare gli esseri umani: delle persone
superstiziose, deboli e credulone, che adotta certi
abbigliamenti, modi di cibarsi, comportamenti igienici, sociali e
culturali propri dell’Antroposofia.”
Infine G. Perra
riferisce sugli stages in aziende biodinamiche: “vorrei menzionare,
in qualità di studente delle scuole Steiner-Waldorf, il cosiddetto
"tirocinio agricolo" che siamo stati costretti a fare,
presumibilmente per renderci consapevoli dei mestieri della Terra e
delle domande ambientali. Si trattava quasi sempre tirocini in una
fattoria biodinamica, dove assieme alla sensibilizzazione a certe
dottrine steineriane, beneficiavamo al tempo stesso la fattoria di
una forza lavoro libera. In effetti, ricordo di aver passato
settimane intere a diserbare, con la mia classe, i campi di cipolle,
senza capire veramente cosa stavo facendo o l'utilità del mio
lavoro, semplicemente perché il contadino biodinamico che stava
ricevendo gli studenti della mia scuola Steiner-Waldorf aveva bisogno
di lavoratori per lavori che non avrebbe potuto fare senza di noi.
Non c'era assolutamente nessun insegnamento di amore o rispetto per
la natura in tale pratica! Era semplicemente uno sfruttamento umano,
come gli altri.” (2)
- Qui trovate una serie di articoli sulla medicina antroposofica: qui
- A questo proposito leggasi : qui
Alberto Guidorzi
Agronomo. Diplomato all'Istituto Tecnico Agrario di Remedello (BS) e laureato in Scienze Agrarie presso l'UCSC Piacenza. Ha lavorato per tre anni per la nota azienda sementiera francese Florimond Desprez come aiuto miglioratore genetico di specie agrarie interessanti l'Italia. Successivamente ne è diventato il rappresentante esclusivo per Italia; incarico che ha svolto per 40 anni accumulando così conoscenze sia dell'agricoltura francese che italiana.
Agronomo. Diplomato all'Istituto Tecnico Agrario di Remedello (BS) e laureato in Scienze Agrarie presso l'UCSC Piacenza. Ha lavorato per tre anni per la nota azienda sementiera francese Florimond Desprez come aiuto miglioratore genetico di specie agrarie interessanti l'Italia. Successivamente ne è diventato il rappresentante esclusivo per Italia; incarico che ha svolto per 40 anni accumulando così conoscenze sia dell'agricoltura francese che italiana.
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