sabato 28 ottobre 2017

Antonio Saltini chiude il convegno nazionale dei giovani imprenditori Cia

di Agrarian Sciences 



Si è svolto a Tricarico, un piccolo borgo tra i querceti che rivestono ancora le alture della Basilicata, nelle giornate del 13 e 14 ottobre, il convegno nazionale dell'organismo che riunisce i giovani imprenditori della Cia, presenti soprattutto i presidenti regionali e provinciali, una compagine di trentenni, in parte cospicua laureati, che conducono aziende d'avanguardia alle latitudini divese d'Italia. Data la forma della Penisola, matrice della realtà che fu definita, per secoli, "il mosaico delle cento agricolture d'Italia", erano rappresentate, tra le altre, la risicoltura piemontese, l'allevamento lombardo, la nuova frutticoltura sulle pendici del Pollino, la viticoltura della Basilicata e quella di Marsala.

I lavori si sono svolti alternando il lavoro di gruppo su temi specifici (dalla necessità dell'innovazione ai rapporti agricoltura-ambiente, dalla legislazione a favore dell'insediamento giovanile al capitale problema del reddito d'impresa) a riunioni plenarie alle quali partecipavano autorità regionali e nazionali, alcune impegnate a riflettere sui temi proposti dalla platea, più di una approfittando del convegno come di preziosa occasione comiziale in vista delle elezioni future.
A chi non partecipasse, da anni non più vicini, ad un convegno di coltivatori, si imponeva la percezione del prodigioso balzo generazionale compiutosi negli ultimi venticinque anni: se nel 1990 i convegni delle organizzazioni agricole erano, ancora, incontri di contadini, operosi e orgogliosi del proprio lavoro, ma lontani da un'autentica preparazione tecnica, i partecipanti all'incontro di Tricarico dimostravano, anche nella conversazione più sommaria, la statura dell'autentico imprenditore, in grado di spiegare in lucidi termini tecnici ed economici, l'essenza della propria conduzione aziendale. Si deve riconoscere che i giovani riuniti costituivano il vertice dell'organizzazione, quindi un'élite, ma una compagine che può affidare le presidenze regionali e provinciali a imprenditori di palese preparazione rivela scelte capitali che assicurano la crescita culturale futura dell'intero contesto.

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