di Luigi Mariani
Socrate
La speculazione sui
fenomeni naturali atmosferici occupò probabilmente una posizione di
rilievo nelle attività dello stesso Socrate (470-399).
Infatti quando, nell’Apologia di Platone, Socrate prende la
parola per difendersi nel giudizio che avrebbe deciso della sua vita,
spiega che la parodia di Aristofane nella commedia Le nuvole
gli aveva ingiustamente nuociuto: “Sono le solite cose che si
sogliono dire contro tutti i filosofi, e cioè che speculo sulle cose
del cielo e di sottoterra” (Apologia Socratis, 23 d). Inoltre
Senofonte, nel suo studio sulla vita di Socrate, narra che a chi lo
accusava di essere un meteorologo e di studiare “le cose che
stanno in aria”, egli replicava domandando al suo interlocutore
se esistesse qualcosa di più elevato degli dèi.
Platone e
Aristotele
Platone (428-348
a.C.) sviluppa una filosofia della Natura vista alla luce di un
principio teleologico che vede la Natura volta alla ricerca del bene.
In tale contesto nel Timeo, nell’excursus sui fenomeni
terrestri, lancia al lettore un significativo ammonimento: “Se
alcuno, per desiderio di riposo, lasciando i discorsi intorno alle
cose, che sono sempre, ed esaminando le ragioni verosimili delle cose
generate, prende un piacere senza rimorsi, si potrebbe procacciare
nella vita un passatempo moderato e ragionevole.” (Timaeus,
59, c-d). Tale affermazione indica la non contrarietà di Platone
all’indagine sulla Natura, il che lo avvicina ad Aristotele.
Quest’ultimo spiega i fenomeni terrestri come frutto
dell’interazione fra elementi fisici e più nello specifico
identifica la meteorologia con lo studio e la spiegazione dei
problemi associati alle interazioni fra i quattro elementi – terra,
aria, fuoco e acqua – che hanno per teatro la regione che include
la Terra e si estende fino ai limiti della sfera descritta
dall’orbita della Luna. Egli chiama «sfera sublunare» l’ambiente
terrestre sede degli eventi meteorologici, preoccupandosi di
distinguerla dalla «regione sovralunare», che è sede del quinto
elemento, l’etere, ed è retta da peculiari teorie fisiche e
dinamiche. In breve, per Aristotele la meteorologia è una branca
pratica della teoria degli elementi. (Vallance, 2001).
Teofrasto
Per quanto attiene
alla meteorologia, nel solco tracciato da Esiodo e seguito dai
presocratici, Aristotele e Platone si pone anche Teofrasto di
Ereso (371-287 a.C.) successore di Aristotele e autore del
trattato De signis tempestatum nel quale prende in esame una
serie di problemi che vanno dalle connessioni tra il tempo
atmosferico terrestre e il sorgere e il tramontare dei corpi celesti,
ai legami esistenti tra il comportamento delle piante e degli animali
e i fenomeni atmosferici, al potere prognostico dell’osservazione
delle configurazioni dei venti e delle formazioni delle nubi.
Teofrasto, come Esiodo, non si sofferma sulla spiegazione teorica di
queste connessioni, ma si limita a esporre le relazioni tra i
fenomeni così come le ha osservate o come gli sono state riferite
(Vallance, 2001). La tendenza ad associare meteorologia e astronomia
sarà pratica diffusa per secoli come provano il Tetrabiblos
di Claudio Tolomeo (100-170 d.C.) e il De ostensis
del bizantino Giovanni Lido (490-557).
Già usciti:
Meteorologia - Profilo Storico - Parte 1 – Le origini
Meteorologia - Profilo Storico - Parte 2 – In Grecia prima di Socrate
Già usciti:
Meteorologia - Profilo Storico - Parte 1 – Le origini
Meteorologia - Profilo Storico - Parte 2 – In Grecia prima di Socrate
Luigi Mariani
Docente di Storia dell' Agricoltura Università degli Studi di Milano-Disaa, condirettore del Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura di Sant'Angelo Lodigiano. E' stato anche Docente di Agrometeorologia e Agronomia nello stesso Ateneo e Presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.
Docente di Storia dell' Agricoltura Università degli Studi di Milano-Disaa, condirettore del Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura di Sant'Angelo Lodigiano. E' stato anche Docente di Agrometeorologia e Agronomia nello stesso Ateneo e Presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.
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