Cimitero Todmorden |
Combattere la fame nel mondo? Come non averci pensato prima...! Nella città di Todmorden nella contea del West Yorkshire in Gran Bretagna i cittadini hanno avuto una l' idea a dir poco “geniale” per avvicinare le persone al mondo agricolo e per abbellire la città: coltivare l'orto negli spazi pubblici della città.
Il progetto si chiama The Incredibile Edibile Todmorden, consiste nel coltivare in città, nelle piazze, nei giardini e persino nel cimitero, prelibatezze orticole tale da rendere cosi Todmorden autosufficiente in frutta e verdura biologica entro il 2018.
Nella "battaglia del grano" neanche il nostro Duce si era spinto a tanto, Piazza Duomo a Milano e le Cascine a Firenze erano coltivate a grano ma Trespiano “ il più grande cimitero di Firenze”, era rimasto camposanto. L' idea della cittadina inglese ha avuto talmente successo che il principe Carlo, figlio di Edoardo di Edimburgo cofondatore del WWF e “impallinatore” di elefanti nel tempo libero, ha sponsorizzato l' iniziativa con una sua visita.
Purtroppo il mondo agroalimentare sta vivendo un periodo di oscurantismo e se Obama nella sua recente visita a Milano, in occasione del Seeds & Chips , 800 euro per ascoltarlo, si fa intervistare dal suo cuoco , pardon Chef, Sam Kass sui problemi degli 800 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo e nessuno organo di stampa ne sottolinea l' incongruenza, dopo che l' ex presidente USA ha dormito in una suite imperiale da 8000 euro a notte e mangiato a Villa Clerici di Milano: aletta di vitello alla californiana, piselli novelli, crema di patate di Martinengo e gnocchetti di ricotta con cuore di formaggio Branzi e barba di frate con chiusura di dolci con il tiramisù , beh... ci meritiamo di coltivare i cimiteri, perché tanto i loro "residenti" non mangiano.
I cittadini inglesi ripropongono, tuttavia, inconsciamente forme di agricoltura
"cimiteriale" che nel medioevo furono realizzate nei
monasteri. Infatti nel IX secolo, anche su sollecitazione di Carlo
Magno, in molti monasteri furono creati orti, frutteti e giardini dei
semplici. In tale contesto il monastero di San Gallo (CH) è il più
citato perché se ne conosce una pianta idealizzata che indica la
presenza di un orto, area rettangolare con 18 aiuole, un giardino dei
semplici, area quadrata a 16 aiuole prossima alla casa del medico e
infine di un frutteto che per l'appunto sfruttava gli spazi fra le
tombe dei monaci. Inoltre se anche i monaci posso apparire i
"padri nobili" di questo "biologico cimiteriale",
occorre considerare che un tale uso dei cimiteri appare in contrasto
con quella che sono le nostre tradizioni in tema di rispetto per
i defunti.
L'iniziativa a Todmordem è stata pensata anche per migliorare le arterie degli inglesi abituati a roast beef, poached haddok, pork pie e cheddar. Corsi di cucina, di orticoltura e di dimostrazioni di prodotti fatti con questi ortaggi hanno generando un successo di flusso turistico. Nella "battaglia del grano" neanche il nostro Duce si era spinto a tanto, Piazza Duomo a Milano e le Cascine a Firenze erano coltivate a grano ma Trespiano “ il più grande cimitero di Firenze”, era rimasto camposanto. L' idea della cittadina inglese ha avuto talmente successo che il principe Carlo, figlio di Edoardo di Edimburgo cofondatore del WWF e “impallinatore” di elefanti nel tempo libero, ha sponsorizzato l' iniziativa con una sua visita.
Purtroppo il mondo agroalimentare sta vivendo un periodo di oscurantismo e se Obama nella sua recente visita a Milano, in occasione del Seeds & Chips , 800 euro per ascoltarlo, si fa intervistare dal suo cuoco , pardon Chef, Sam Kass sui problemi degli 800 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo e nessuno organo di stampa ne sottolinea l' incongruenza, dopo che l' ex presidente USA ha dormito in una suite imperiale da 8000 euro a notte e mangiato a Villa Clerici di Milano: aletta di vitello alla californiana, piselli novelli, crema di patate di Martinengo e gnocchetti di ricotta con cuore di formaggio Branzi e barba di frate con chiusura di dolci con il tiramisù , beh... ci meritiamo di coltivare i cimiteri, perché tanto i loro "residenti" non mangiano.
Francesco Marino
Dott.Agronomo e Zootecnico, Presidente dell'Associazione AgronomiperlaTerrA e di Copagri Toscana, organizzazione Sindacale che tutela gli interessi della aziende agricole aderanti all' UGC Cisl, UIMEC Uil e UCI. E' responsabile del Blog Agrarian Sciences.
Dott.Agronomo e Zootecnico, Presidente dell'Associazione AgronomiperlaTerrA e di Copagri Toscana, organizzazione Sindacale che tutela gli interessi della aziende agricole aderanti all' UGC Cisl, UIMEC Uil e UCI. E' responsabile del Blog Agrarian Sciences.
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