di Luigi Mariani
Riassunto
Da
gennaio 2017 un nuovo treno collega Yiwu (Cina orientale) a Londra. Il
significato pratico e simbolico è discusso. In particolare questo treno
dimostra che il cuore del Eurasia è ormai interconnesso dalla ferrovia e
d'altra parte il treno emula le vecchie vie carovaniere che hanno
portato dall'Asia all’Europa colture come il riso, il pesco, l’albicocca e il miglio o animali domestici come il cavallo, la pecora, il maiale, l’ape e il baco da seta.
Grazie all’agricoltura, un pianeta che alla fine dell’ultima glaciazione poteva sostenere solo pochi milioni di esseri umani perennemente affamati, è oggi in grado di supportare una popolazione mondiale di oltre 7 miliardi di esseri umani. A tale evoluzione ha contribuito in modo determinante il commercio, da sempre potente alleato dell’innovazione in agricoltura perché ha consentito di diffondere a livello mondiale non solo i prodotti ma anche le nuove colture e le nuove tecniche colturali. Ciò invita a diffidare di quanti, seguendo le idee dell’economista francese Serge Latouche (Bellingeri, 2017), vagheggiano come soluzione sostenibile la ruralizzazione delle nostre società con il ritorno a economie di prossimità basate sul baratto e sugli scambi città campagna, riproponendo in sostanza modelli propri dell’alto medioevo.
Per tale ragione mi pare utile porre all’attenzione dei lettori un evento recentissimo e di grande valore simbolico e cioè l’apertura da parte della Cina di una nuova linea ferroviaria merci che da gennaio 2017 collega la Cina Orientale alla Gran Bretagna seguendo il tracciato Cina, Kazakhstan, Russia, Bielorussia, Polonia, Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna (qui). I treni che percorrono tale linea impiegano 18 giorni per coprire i dodicimila km che separano la stazione di Yiwu West, nella provincia di Zhejiang (Cina orientale) da quella londinese di Barking.
Pur trattandosi nello specifico di un’iniziativa di dubbia concorrenzialità rispetto al trasporto marittimo (più lento ma economicamente più vantaggioso tanto che oggi garantisce l’80% del trasporto mondiale di merci), l’evento ci mostra che la rete ferroviaria interconnette ormai l’intera Eurasia garantendo la possibilità di libero scambio su grandi distanze e coinvolgendo anche il cuore del grande continente, che non è raggiunto dal trasporto marittimo e fluviale.
Si noti inoltre che la nuova linea ferroviaria emula le antiche vie carovaniere attraverso le quali sono giunte in occidente non sono parecchie specie vegetali coltivate (riso, miglio, pesco, albicocco, melo, ecc.) ma anche molti animali domestici (maiale, cavallo, pecora, capra, baco da seta, ape, ecc.).
Bibliografia
Bellingeri M., 2017. Serge Latouche, http://www.filosofico.net/latouche2.htm (sito visitato il 5 febbraio 2017).
Luigi Mariani
Docente di Storia dell' Agricoltura Università degli Studi di Milano-Disaa, condirettore del Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura di Sant'Angelo Lodigiano. E' stato anche Docente di Agrometeorologia e Agronomia nello stesso Ateneo e Presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.
Docente di Storia dell' Agricoltura Università degli Studi di Milano-Disaa, condirettore del Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura di Sant'Angelo Lodigiano. E' stato anche Docente di Agrometeorologia e Agronomia nello stesso Ateneo e Presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.
Personalmente, tra le colture introdotte in Occidente dalla Cina nel passato, non escluderei alcune varietà di frumento, ovviamente sotto forma di campioni di semi, come ho già avuto modo di scrivere in un precedente post:
RispondiEliminahttps://agrariansciences.blogspot.it/2016/06/un-grano-dagli-occhi-mandorla.html
Infatti come il frumento si è esteso verso occidente, nello stesso tempo si è propagato verso oriente arrivando nella valle dell'Indo, dove, evidentemente, ha avuto una selezione parallela.
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